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Martedì 25 Giugno 2013
Adria - Lourdes

Il viaggio di avvicinamento è stato stancante.

In auto sino alla stazione ferroviaria di Rovigo,  una staffetta di quattro treni per arrivare a Bergamo, autobus sino all'aeroporto e volo a Lourdes.
Ho deciso di imbarcare lo zaino in quanto i bastoncini da trekking, il necessario per l'igiene ed il coltello non avrebbero mai passato i controlli, l' ho imballato usando una di quelle macchinette che lo avvolgono nel cellofan per non perdermi pezzi per strada.
Sbarcato dopo un' ora abbondante di volo, ed assicuratomi che lo zaino fosse sul nastro ad aspettarmi, ho imboccato l'uscita verso la stazione dei tram.
Intensa la tentazione di aggregarmi ad altri pellegrini più esperti del cammino, ma, vinto questo primo istinto e riguadagnata la solitudine mi sono sentito sollevato.
E' mia intenzione percorrere il cammino solo, per quanto possibile.
Trovare l'albergue per pellegrini La Rouce, non è stato facile.
Ho chiesto informazione ad una giardiniera comunale, una signora di colore intenta ad accudire le aiuole, la quale abbandonato prontamente il rastrello mi ha accompagnato sin davanti all'uscio dell' ostello. Gentilissima!
Jean, il gestore dell'ostello mi ha accolto calorosamente.
La stanza che ho condiviso con altri quattro italiani, ricordava una soffitta in cui ogni sorta di obsoleta mercanzia è stata dimenticata, serbava comunque un' accogliente atmosfera. Spartani i servizi ma puliti.
Depositato lo zaino e rinfrancato da una doccia, mi sono incamminato verso il santuario.
La piazza brulicava di persone impegnate nel frenetico tentativo di ripulire il fango lasciato dalla esondazione di pochi giorni prima del fiume Gave de Pau.
Sul sagrato della cattedrale le carrozzine dei malati si susseguivano in processione verso la grotta dell'apparizione; mi sono commosso alla vista delle "dame" dell'Untalsi, le giovani ragazze in divisa che accompagnano i malati.
Tornato all'albergo ho gustato la cena abbondante e squisita preparata dal ospitalero, consumata al tavolo con altri 25 pellegrini, italiani, belgi e tedeschi. 
Qui ho conosciuto il mitico Gianluca, tenace atleta che si è distinto nelle ecomaratone montane categoria over 60!
Le conversazioni affrontate durante il pasto mi hanno rattristato, il susseguirsi di racconti d'imprese agonistiche, commenti sull'equipaggiamento e tecniche di camminata a mio parere stonavano con il contesto.
Terminata la cena, sono qui a scrivere disteso sul letto, speriamo che nessuno russi!

Santuario Nostra Signora di Lourdes

Fortezza di lourdes
Vista terrazza albergo



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